Libri da mangiare

C'è un mondo di letteratura dedicato alla cucina, dai ricettari alla narrativa.
Qui mi piacerebbe raccogliere citazioni o intere pagine che raccontano di cibo.
Ogni vostro suggerimento sarà ben accetto :-)


Da " Margherita Dolcevita" - Stefano Benni

"Il mondo - secondo Socrate, il nonno di Margherita - si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane”.

Da "La condanna del sangue" - Maurizio De Giovanna 

Non vedeva l'ora che la cena finisse e che se ne andassero tutti nel tinello lasciandola a rigovernare. Era un'abitudine che le piaceva: il carattere caparbio e sorridente, introverso e sensibile l'aveva da sempre resa ordinata e precisa. Amava la pulizia e il rispetto dei ruoli e la cucina era il suo piccolo regno. 
Non voleva aiuto. Non voleva gente intorno



Da "Una stanza tutta per sé" - Virginia Woolf

Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.

Da "Kitchen" - Banana Yoshimoto

Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene.

Da "Requiem" - Antonio Tabucchi (pag. 43-44)

Va bene, disse Tadeus, e fece un cenno al Signor Casimiro.
Mi chiami un po' sua moglie, Signor Casimiro, disse, dobbiamo farle i complimenti. Il Signor Casimiro sparì nella cucina ed apparì di lì a poco una donna in grembiule bianco.Era grassa, e aveva un'ombra di baffetti.
Hanno gradito?, chiede con aria imbarazzata.
Ne siamo ammattiti, disse Tadeus, il mio amico dice che è la cosa più buona che abbia mai mangiato in vita sua.
Mi guardò e mi disse: vero o no, timidino?
Io dissi di s^, el a Moglie del Signor Casimiro ne fu ancora più imbarazzata.
E' roba semplice, disse, roba che si faceva là al mi paese, me l'ha insegnata mia madre.
Semplice un cavolo, replicò Tadeus, non dica sciocchezze, Casimira, questa non è roba semplice, è un'opera d'arte.
Il sinogr Tades ha sempre voglia di scherzare, disse la Moglie del Signor Casimiro, gliel'ho detto un sacco di volta che non mi chiamo Casimira, il mio nome è Maria da Conceicao.
Lo moglie del signor Casimiro è la Casimira, ribatté Tadeus, mi scusi Casimira ma glielo dico una volta per tutte, e adesso spieghi un pò a questo giovanotto come si preparare un sarrabulho à moda do Douro, in modo che quando tornerà al suo paese possa farselo a casa sua, che là dove sta mangiano solo spaghetti.
Davvero?, domando la Moglie del Signor Casimiro. Glielo garantisco, ripeté Tadeus, solo spaghetti. No no, precisò la Moglie del Signor Casimiro sempre più imbarazzata, non volevo dire questo, volevo dire se il suo amico vuole davvero sapere com'è che si fa il sarrabulho. Di sicuro, dissi io, mi farebbe piacere avere la ricetta, se non le è d'incomodo.
Allora il signore mi scuserà, disse la Moglie del Signor Casimiro, il vero sarrabulho del mio paese intanto si fa con la polenta, ma oggi avevo farina gialla così ci ho messo le patata, in ogni caso ora le dico gli ingredienti per un sarrabulho come Dio comanda, io non peso mai niente, faccio sempre a occhio, insomma, guardi, ci vuole lombo di maiale, il suo grasso, lo strutto, fegato di maiale, trippa, una bella tassa di sangue cotto, una testa d'aglio, un bicchiere di vino bianco, una cipolla, olio, sale, pepe e cumino.
Oh Casimira si sieda, disse Tadeus, e si faccia un bicchiere di questo Reguengos de Monsaraz, che l'aiuta a spiegarsi meglio. La Moglie del Signor Casimiro si sedette chiedendo permesso ed accettò il bicchiere di vino che Tadeus le offriva. Insomma, disse  la Moglie del Signor Casimiro, se il signore vuole fare un buon sarrabulho deve preparare la carne la sera prima, tagliare il lombo a spezzatino, in bocconcini regolari ben bene, e metterlo a marinare con l'aglio schiacciato, vino, sale, pepe e cumino, il giorno dopo si ritroverà una polpa tenera e con un buon profumo, a parte in una casseruola di coccio ci taglia il grasso del centpoelli, cioè il grasso che tiene assieme la trippa, e lo fa andare a fuoco dolce, a fiamma bella forte mette a rosolare lo spezzatino nello strutto e poi lo lascia cuocere pian pianino. Una volta che la carne è quasi arrivata a cottura ci versa sopra la marinata della sera prima e lascia evaporare. Intanto taglia a pezzi la trippa e il fegato e lio frigge nello strutto fino a che risultano ben dorati.
A parte soffrigge nell'olio la cipolla tritata e aggiungere la tazza di sangue cotto. Poi mescola tutto nella casseruola e il sarrabolho è bell'è pronto, se le piace ci mette ancora un po' di cumino e serve accompagnando con patatine, con polenta o con riso, io per me preferisco la polenta, perché è così che si fa al paese mio, ma non è obbligatorio.
La Moglie del Signor Casimiro sospirò per lo sforzo che aveva fatto e si appoggiò una mano sul suo pettine.
Basta lì, disse, da quel momento buon pro le faccia, c'è solo da mangiare.

1 commento:

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