lunedì 21 ottobre 2013

New York day 1: colazione da re, pranzo da principe, cena per terra.

C'é un proverbio che spiega il modo corretto per alimentarsi: una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero.
Ecco, per questa settimana credo che lo dimenticherò.
Colazione da Zabar's, mi vergogno un po' a raccontarla ma merita.
Zabar's passa per un'istituzione a NY, é un negozietto sulla Broadway con annesso giga-market. 
Nel market c'è, credo, tutto. Ma con "tutto" intendo formaggio da ogni parte del mondo, otto addetti al banco pescheria che sfilettano qualsiasi cosa abbai avuto la sfortuna di passare sotto le loro lame, una varietà incredibile di frutta e verdure, anche cose che non avevo mai visto prima. 
La porta accanto al market é una piccola sala con banco panetteria e caffettoni vari, questo all'apparenza.
Quando ci siamo avvicinati ho scoperto che esiste una cosina tipica newyorkese chiamata "blintz" cioè un pancake della tradizione russo-ebraica farcito in vari modi, ho scelto quello al formaggio ma ne avevano anche con patate o marmellata, delizioso.
Poi ho ordinato un muffin con zucchine, cannella e un cuore di formaggio. La ricetta é da provare. Laurella, se mi leggi...questa é per te!
Mr.D. si é buttato sul primo "bagel" di questo viaggio: una ciambella di impasto come quello del pane che, prima di essere cotta al forno, viene bollita. I bagel possono essere poi decorati con semi di sesamo, papavero o lasciati naturali, vengono farciti o consumati lisci.
Ho letto sulla guida che, secondo i panettieri di New York, il segreto che qui rende i bagel così buoni sia l'acqua (al cloro?!). Sarà vero, si dice lo stesso della pizza a Napoli!
Mr.D ha scelto la farcitura che, ad inizio novecento, prediligevano gli immigrati ebrei del Lower East Side: salmone affumicato e formaggio spalmato. 
Il pranzo é stato rapido e indolore, una tazza di caffè con fetta di cheese cake alle fragole da Caffè Reggio, nel Greenwich, un posticino nato nel 1927 (le sedie mi sa che sono le stesse di quegli anni!).
Vi dico solo che Kerouac, Dylan e poi Al Pacino si sono seduti lì. Punto.
La cena merita una menzione speciale: panino con le polpette (veggie e non) da Meatball Shop, un posticino all'84 di Stanton Street.
C'era molta gente ed io ero troppo stanca per aspettare, così polpette-take away da mangiare sui gradini con annessa insalatina di rucola e fette di mela verde. Delicious.


2 commenti:

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